Masaru Emoto (1943 – 2014) è stato un ricercatore giapponese che ha dedicato la vita al “linguaggio” ed alla memoria dell’acqua
Quello che ha scoperto è di un’importanza senza precedenti: l’acqua possiede una memoria ed è in grado di immagazzinare informazioni come un nastro magnetico che registra immagini, suoni e parole.
E’ davvero straordinario comprendere come il nostro intento, attraverso pensieri, parole, suoni e simboli, possa modificare la materia.
Sono già consapevole che è la coscienza a creare la realtà, ma ho voluto fare questo esperimento per portare una prova tangibile di come effettivamente il nostro intento (espresso con parole, forme, simboli) influenza la materia.
Oggi la fisica quantistica, che studia la materia a livelli subatomici, è arrivata a spiegarci come l’osservatore condiziona la realtà e possiamo capire meglio il rapporto tra la coscienza e la realtà.
La memoria dell’acqua
Masaru Emoto ha dimostrato come l’acqua può registrare informazioni e come queste informazioni influenzino l’acqua stessa.
Ha utilizzato l’acqua per lasciare un messaggio prezioso per ognuno di noi, facendoci capire quanto siamo responsabili e quanto poco ne siamo consapevoli!
L’acqua è vita, l’acqua trasporta informazioni, noi siamo fatti di acqua, il mondo è fatto d’acqua, senza l’acqua non potremmo vivere.
Lo sanno bene coloro che cercano di manipolare e controllare questo bene così prezioso. Su questo tema (politico e sociale) si potrebbe parlare a lungo, ma non è questa la sede.
Per quanto possa sembrare assurdo, i media più importanti non hanno speso troppe parole su questa persona.
Forse per il motivo che le sue scoperte sono così clamorose che potrebbero far scattare qualcosa di straordinario nell’Essere Umano: un forte Accrescimento di Coscienza, una Qualità decisamente controproducente per il Sistema!
L’aspetto più avvincente della scoperta è che l’acqua reagisce in modo differente in base all’informazione che riceve, mostrando, attraverso i suoi cristalli, forme più o meno armoniose.
Se l’acqua viene sottoposta ad un’informazione come ad esempio “GRAZIE” i suoi cristalli mostreranno forme omogenee e armoniose; al contrario l’acqua sottoposta ad un’informazione come ad esempio “TI ODIO” mostrerà cristalli con forme disomogenee e amorfe.
Tornando all’eredità di Masaru Emoto, voglio condividere con te l’immagine dei risultati dei suoi esperimenti sull’acqua, con i quali ha potuto constatare come variavano le forme dei cristalli in base alle diverse parole applicate all’acqua.
Così riusciamo a comprendere come l’acqua viene influenzata dall’intento, dal pensiero, dalla vibrazione di un suono o di una parola e ne memorizza l’informazione.
Le parole, come i pensieri, come i simboli (come tutto in realtà) sono energia che ha una vibrazione e una frequenza.
Nell’esperimento infatti è chiaro come informazioni diverse influenzino l’acqua in maniera differente.
Il messaggio di Emoto ha stimolato la consapevolezza ed è arrivato a toccare aspetti spirituali molto profondi, con un semplice esperimento dove sentimenti di amore e gratitudine si trasformano in cristalli d’acqua dalle forme armoniose.
Ulteriori approfondimenti:
L’acqua, la sostanza apparentemente più semplice e comune presente sul nostro pianeta, è in realtà uno dei misteri più grandi e complessi che esistano.
Cos’è realmente l’acqua?
La conosciamo, la beviamo, esce dai nostri rubinetti, è uno dei beni più preziosi e, lo sappiamo, non c’è vita senza acqua, almeno sul nostro pianeta, perché è una delle componenti più significative dei nostri sistemi biologici.
La sua struttura è molto nota: H2O. Congela a 0 °C e raggiunge l’ebollizione a 100 °C. È più densa a 4 °C che a 0 °C (ecco perché il ghiaccio galleggia!).
Note e quasi scontate, tali caratteristiche sono in realtà anomalie. Se paragonata ad altre molecole simili e contenenti due atomi di idrogeno (come H2S, H2Se, H2Te), risulta infatti che, in base al suo peso molecolare, essa dovrebbe bollire a -100 °C.
L’acqua ha invece un calore di fusione e vaporizzazione estremamente elevati ed è in assoluto il liquido che richiede la maggior quantità di calore per innalzare di 1 °C la sua temperatura (calore specifico).
Sta alla base di una quantità ineguagliabile di reazioni chimiche. Nonostante la sua spiccata tendenza a formare reti di legami idrogeno che solitamente creano attrito tra le molecole frenandone i movimenti, presenta una viscosità molto bassa. La sua tensione superficiale è elevatissima, tra le più alte dei liquidi conosciuti.
Alla base e responsabile di questi fenomeni è la sua caratteristica struttura a cluster.
Cosa sono i clusters?
L’acqua si comporta come una molecola dipolare con la presenza di cariche elettriche positive sugli atomi di H e negative sugli atomi di O. Ciò è alla base delle interazioni elettrostatiche tra gli atomi di H di una molecola di acqua e gli atomi di O di un’altra molecola, dando luogo alla formazione dei ben noti “legami idrogeno”.
Queste reticolazioni dei legami idrogeno determinano la formazione dei clusters. Potremmo quindi dire che la formula dell’acqua non è in realtà H2O bensì H2nOn.
La sua struttura di base è un tetraedro (quattro molecole di acqua formano la struttura H8 O4). Questi tetraedri compongono clusters formati da centinaia di molecole d’acqua (Icosaedri).
L’acqua liquida contiene sia molecole individuali, sia cluster piccoli e grandi. La formazione e la rottura continua dei legami idrogeno sta alla base di aggregati fluttuanti detti anche “dominii”con una struttura simile a quella del reticolo cristallino del ghiaccio. A seconda di come sono allineate le molecole dipolari nella parte esterna dei cluster, essi possono avere carica + o -, determinando in tal modo l’acidità o l’alcalinità dell’ambiente.
Il fatto che un cluster possa penetrare all’interno della membrana cellulare o rimanere nello spazio intercellulare dipende dalla sua grandezza: i clusters piccoli, formati da 6-8 molecole di acqua, possono penetrare nelle cellule.
Nell’acqua comune di rubinetto le molecole dell’acqua si presentano raggruppate in cluster (gruppi) di circa 10-15 molecole (immagine di destra della figura seguente). Nell’acqua alcalina ionizzata e/o trattata con altri dispositivi specifici, i cluster sono formati da 5-6 molecole (immagine di sinistra).
Il corpo umano è costituito per circa il 70% del suo peso da acqua ma se anziché di peso, e quindi di massa, parlassimo di molecole, allora vedremmo che il 99% delle molecole che costituiscono il corpo umano sono molecole di acqua. Sembra incredibile ma è così!
Lo straordinario professor Emilio Del Giudice, una delle menti più illuminate del nostro secolo, affermando questa realtà, ha posto la seguente domanda:
<<come mai, fino ad ora, i biologi, i biochimici e i medici si sono occupati di studiare quel 1% delle molecole e non si sono concentrati sull’altro 99%?! Una medusa è composta per il 99,9% di acqua; eppure se qualcuno tocca una medusa non dice di avere toccato l’acqua fresca! Da un punto di vista chimico la medusa è quasi totalmente acqua, ma da un punto di vista funzionale non è acqua perché “fa male”! Allora deve essere acqua diversamente organizzata>>.
Interviste al prof. Emilio Del Giudice:
Memorie nell’acqua? Emilio Del Giudice, già ricercatore INFN, Milano
Coscienza dell’Acqua – Emilio Del Giudice
“Spesso mi chiedono: che parole ha usato per creare i più bei cristalli che ha fotografato?
Senza esitare rispondo 《Amore e Gratitudine》”. Masaru Emoto
Ascolta l’intervista:
Masaru Emoto – I messaggi dell’acqua: le scoperte del famoso ricercatore giapponese
La Guarigione è nella Comprensione
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